TELENOVELA ARGENTINA
Come giudico l'offerta di concambio presentata da Buenos Aires per i famigerati bond congelati ormai da tre anni? Be', semplice: un insulto. Che mettera' in grande difficolta' i risparmiatori italiani a suo tempo rimasti fregati dal crac sudamericano. E, proprio a proposito dei risparmiatori nostrani che hanno in portafoglio le obbligazioni argentine finite in default, non mi sembra francamente poi che in Italia si sia combattuto fino in fondo per difendere i loro interessi. Nei confronti della amministrazione di Buenos Aires, che nei negoziati di questi ultimi anni ha mostrato spesso atteggiamenti molto discutibili, forse sarebbe stato e sarebbe ancora oggi meglio adottare una linea piu' dura. Invece, si e' scelto un approccio sostanzialmente morbido, aperto. Che ha portato al risultato che ora tutti possiamo vedere: dopo ben tre anni una offerta clamorosamente al ribasso. E attenzione perche' le cose in terra argentina sono nel frattempo molto migliorate. Dunque, non si pensi che la cassa sia ancora vuota. La verita' e' che, ancora una volta, il conto lo paghera' il popolo dei piccoli risparmiatori. E che, ancora una volta, i tanti "paladini dei risparmiatori" della prima ora si sono nel frattempo dileguati. Un copione triste ma ben rodato: per Cirio e Parmalat non e' successa forse la stessa cosa? E ancor piu' triste e' che la gente in fondo non capisce...
Come giudico l'offerta di concambio presentata da Buenos Aires per i famigerati bond congelati ormai da tre anni? Be', semplice: un insulto. Che mettera' in grande difficolta' i risparmiatori italiani a suo tempo rimasti fregati dal crac sudamericano. E, proprio a proposito dei risparmiatori nostrani che hanno in portafoglio le obbligazioni argentine finite in default, non mi sembra francamente poi che in Italia si sia combattuto fino in fondo per difendere i loro interessi. Nei confronti della amministrazione di Buenos Aires, che nei negoziati di questi ultimi anni ha mostrato spesso atteggiamenti molto discutibili, forse sarebbe stato e sarebbe ancora oggi meglio adottare una linea piu' dura. Invece, si e' scelto un approccio sostanzialmente morbido, aperto. Che ha portato al risultato che ora tutti possiamo vedere: dopo ben tre anni una offerta clamorosamente al ribasso. E attenzione perche' le cose in terra argentina sono nel frattempo molto migliorate. Dunque, non si pensi che la cassa sia ancora vuota. La verita' e' che, ancora una volta, il conto lo paghera' il popolo dei piccoli risparmiatori. E che, ancora una volta, i tanti "paladini dei risparmiatori" della prima ora si sono nel frattempo dileguati. Un copione triste ma ben rodato: per Cirio e Parmalat non e' successa forse la stessa cosa? E ancor piu' triste e' che la gente in fondo non capisce...
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