BEFFA ARGENTINA
Gli argentini cantano vittoria. Dicono che l'offerta di concambio dei tango bond in default e' andata a buon fine, nonostante l'opposizione di tante associazioni dei risparmiatori. "Abbiamo raggiunto l'obiettivo che ci eravamo fissati. Abbiamo ottenuto un livello di adesione importante": cosi' ha detto Kirchner e il rialzone di venerdi' del listino argentino fa in effetti pensare che alla fine Buenos Aires ci sia riuscita. Si parla di adesioni che potrebbero essere arrivate addirittura attorno al 70%. In ogni caso per i dati definitivi bisognera' aspettare giovedi'. Intanto, che dire? Semplicemente che, se davvero gli argentini ce l'hanno fatta, allora si e' consumata l'ennesima truffa nei confronti dei risparmiatori. Come al solito alla fine il conto lo pagano loro. Da notare: negli stessi giorni in cui si stava chiudendo l'offerta-ricatto di Buenos Aires, quella che fa ufficialmente perdere a casalinghe e pensionati a cui le banche avevano consigliato i tango bond il 70% di quanto a suo tempo investito, proprio "qualche" istituto di credito che le obbligazioni argentine ha piazzato in abbondanza ha presentato bilanci brillanti. Vittime del crac argentino: cosi' si erano dette le banche. Vittime, come i risparmiatori. Beh, alla fine mi sembra proprio che i conti non tornino...
Gli argentini cantano vittoria. Dicono che l'offerta di concambio dei tango bond in default e' andata a buon fine, nonostante l'opposizione di tante associazioni dei risparmiatori. "Abbiamo raggiunto l'obiettivo che ci eravamo fissati. Abbiamo ottenuto un livello di adesione importante": cosi' ha detto Kirchner e il rialzone di venerdi' del listino argentino fa in effetti pensare che alla fine Buenos Aires ci sia riuscita. Si parla di adesioni che potrebbero essere arrivate addirittura attorno al 70%. In ogni caso per i dati definitivi bisognera' aspettare giovedi'. Intanto, che dire? Semplicemente che, se davvero gli argentini ce l'hanno fatta, allora si e' consumata l'ennesima truffa nei confronti dei risparmiatori. Come al solito alla fine il conto lo pagano loro. Da notare: negli stessi giorni in cui si stava chiudendo l'offerta-ricatto di Buenos Aires, quella che fa ufficialmente perdere a casalinghe e pensionati a cui le banche avevano consigliato i tango bond il 70% di quanto a suo tempo investito, proprio "qualche" istituto di credito che le obbligazioni argentine ha piazzato in abbondanza ha presentato bilanci brillanti. Vittime del crac argentino: cosi' si erano dette le banche. Vittime, come i risparmiatori. Beh, alla fine mi sembra proprio che i conti non tornino...
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