LA CARRETTA DEL CAVALLO STANCO
Ormai il "copione" dovrebbe essere chiaro a tutti: ogni volta che esce un dato economico sull'Italia non positivo, da destra si cerca di minimizzarlo in ogni modo (parlando di catastrofismo e di improduttivo allarmismo), mentre da sinistra si cerca in ogni modo di amplificarlo (seguendo la logica del 'tanto peggio, tanto meglio'). Detto che parlando di destra e sinistra non intendo solo i partiti ma anche i giornali, trovo tutto questo ormai appunto un copione al quale gli uomini di entrambe le parti devono attenersi. Ognuno deve "recitare" il suo ruolo. Il "destrorso" deve per forza dire che le cose non vanno poi cosi' male, mentre il "sinistrorso" deve per forza parlare di catastrofe economica. E, badate bene, che quell'espressione "per forza" che ho utilizzato è da intendersi in modo molto relativo, nel senso che a mio avviso molto spesso non esiste una imposizione diretta, sulla questione specifica, al singolo destrorso o sinistrorso. Sono loro che, da soli, in autonomia, senza sollecitazione diretta, si adeguano, indossando la "solita maschera", recitando il solito copione. Tanto sanno che cosi' vanno le cose (e che se per una volta esprimessero un parere fuori dal "loro" coro rischierebbero dei guai). Insomma, si muovono un po' come quei cavalli vecchi e stanchi che ormai tirano la carretta lungo il sentiero che hanno fatto per anni senza nemmeno piu' bisogno che il padrone agiti la frusta. Salvo poi cercare di sembrare indomiti puledri quando finiscono in qualche salotto televisivo. Nei toni allora sembrano dei gladiatori, ma nella sostanza restano sempre e comunque dei docili servi.
Ormai il "copione" dovrebbe essere chiaro a tutti: ogni volta che esce un dato economico sull'Italia non positivo, da destra si cerca di minimizzarlo in ogni modo (parlando di catastrofismo e di improduttivo allarmismo), mentre da sinistra si cerca in ogni modo di amplificarlo (seguendo la logica del 'tanto peggio, tanto meglio'). Detto che parlando di destra e sinistra non intendo solo i partiti ma anche i giornali, trovo tutto questo ormai appunto un copione al quale gli uomini di entrambe le parti devono attenersi. Ognuno deve "recitare" il suo ruolo. Il "destrorso" deve per forza dire che le cose non vanno poi cosi' male, mentre il "sinistrorso" deve per forza parlare di catastrofe economica. E, badate bene, che quell'espressione "per forza" che ho utilizzato è da intendersi in modo molto relativo, nel senso che a mio avviso molto spesso non esiste una imposizione diretta, sulla questione specifica, al singolo destrorso o sinistrorso. Sono loro che, da soli, in autonomia, senza sollecitazione diretta, si adeguano, indossando la "solita maschera", recitando il solito copione. Tanto sanno che cosi' vanno le cose (e che se per una volta esprimessero un parere fuori dal "loro" coro rischierebbero dei guai). Insomma, si muovono un po' come quei cavalli vecchi e stanchi che ormai tirano la carretta lungo il sentiero che hanno fatto per anni senza nemmeno piu' bisogno che il padrone agiti la frusta. Salvo poi cercare di sembrare indomiti puledri quando finiscono in qualche salotto televisivo. Nei toni allora sembrano dei gladiatori, ma nella sostanza restano sempre e comunque dei docili servi.
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