NUOVO STILE RIVOLUZIONARIO
Il comandante Marcos fa davvero una gran vitaccia, parecchio scomoda: si aggira col passamontagna in testa tra gli impervi monti e le povere pianure del Chiapas. Il subcomandante Fausto (come molti lo chiamano e credo che lui gradisca...), che a Marcos ando' pure a far visita, gira da sempre in giacca e cravatta (non disdegnando se capita un maglioncino di cachemire) tra i palazzi della politica e i salotti tv (e alle manifestazioni a volte ci e' andato pure in Lacoste). Un anti-capitalista effettivamente un po' diverso da Marcos almeno nelle abitudini. Ora, il subcomandante Fausto si prepara addirittura a diventare presidente della Camera. Magari pure con l'auto blu e la scorta. E non glielo hanno imposto, è stato proprio lui a battere i pugni sul tavolo per avere la super poltrona. E allora ecco il mio dubbio: non è che le sue recenti bellicose uscite a sorpresa in chiave anti-Mediaset (roba che ha fatto storcere il naso pure a gran parte del centrosinistra) rispondono in realtà ad un tentativo di cercare di spostare l'attenzione da questa sua ulteriore ascesa in termini di potere? Il subcomandante Fausto lo vota gente che fa fatica ad arrivare alla fine del mese. Lo votano comunisti idealisti e movimentisti. Lo hanno votato pure i no-global, ovvero l'area più anti-sistema della variegata galassia di sinistra. Ebbene, se tutta questa gente per un attimo si fermasse a pensare al "lifestyle" del loro leader, soprattutto ora che l'Unione andrà al governo, siamo sicuri che qualcuno di questi effettivamente non potrebbe cominciare a provare qualche primo piccolo, diciamo cosi', senso di disagio? Alle manifestazioni con Rifondazione Comunista sventolano sempre molte bandiere con l'immagine di Che Guevara. Pure il Che ha fatto una vita parecchio scomoda. Alla frequentazione dei palazzi del potere castrista ha preferito la guerriglia in giro per l'America Latina, fino ad essere fatto fuori in terra boliviana.
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