10 luglio 2006

DOPO BERLINO

Non sono un fanatico del calcio. In più, le cose emerse con il cosiddetto scandalo di Calciopoli mi hanno fatto venire la nausea. Però, caspita, la nazionale che gioca la finale dei Mondiali è una cosa grande. Così ieri sera anche io mi sono volentieri immerso nel rito nazional-popolare incollandomi al televisore e tifando per la nostra squadra. Alla fine ho gioito per questa vittoria italiana. E vedendo sempre in tv le piazze di Milano, Roma e Napoli invase per i festeggiamenti, mi sono chiesto dove fossero finiti e cosa potessero in quel momento provare quelli che - come Beppe Grillo - si erano vantati di tifare per il Ghana. La verità è che per taluni mostrarsi a tutti i costi anti-italiani fa molto "radical-chic". Inoltre essere sempre e comunque contro, fustigando in ogni modo i vizi nazionali, può risultare una posizione molto comoda per ottenere facilmente consenso. Io ieri sera, lo ammetto e non me ne vergogno affatto, sono stato proprio contento di essere "nazional-popolare". Di abbandonarmi un pò fantozzianamente a spaghettata e partitone. E, soprattutto, di non essere nemmeno questa volta dalla parte dei moralizzatori di professione, degli aspiranti tribuni, dei neo-giacobini, degli anti-italiani a tutti i costi. Il punto è che credo che ci voglia equilibrio in tutto. Anche nell'affrontare i mali del nostro Paese, che ovviamente esistono e sono pure grandi. Credo occorra saper "demolire", ma anche saper "costruire". Credo servano momenti di negatività, ma anche momenti di fiducia. Credo che i "predicatori" che si piazzano sul monte per lanciare ogni giorno la loro invettiva, nel solo intento di aizzare la folla, non servano a niente. Anzi, credo proprio che siano pericolosi. E spero che ogni tanto chi li segue in modo acritico e settario, tipo "pasdaran", si fermi e ragioni. Magari arrivando a concludere che è sempre meglio ragionare con la propria testa piuttosto che affidarsi a priori all'idea di un capo-branco. Forse, l'italico rito della partita, con bandieroni e trombette, è alla fine servito anche un poco a questo. A far vedere sotto una luce più critica i "maestri" che avevano alzato la bandiera ghanese...

0 Commenti:

Posta un commento

Iscriviti a Commenti sul post [Atom]

<< Home page

Post precedenti:

per leggere tutti i post precedenti consulta subito qui di seguito l'archivio del blog organizzato su base mensile

| dicembre 2004 | gennaio 2005 | febbraio 2005 | marzo 2005 | aprile 2005 | maggio 2005 | giugno 2005 | luglio 2005 | agosto 2005 | settembre 2005 | ottobre 2005 | novembre 2005 | dicembre 2005 | gennaio 2006 | febbraio 2006 | marzo 2006 | aprile 2006 | maggio 2006 | giugno 2006 | luglio 2006 | agosto 2006 | settembre 2006 | ottobre 2006 | novembre 2006 | dicembre 2006 | gennaio 2007 | febbraio 2007 | marzo 2007 | aprile 2007 | maggio 2007 | giugno 2007 | luglio 2007 | agosto 2007 | settembre 2007 | ottobre 2007 | novembre 2007 | dicembre 2007 | gennaio 2008 | febbraio 2008 | marzo 2008 | aprile 2008 | maggio 2008 | giugno 2008 | luglio 2008 | settembre 2008 | ottobre 2008 | novembre 2008 | dicembre 2008 | gennaio 2009 | febbraio 2009 | marzo 2009 | aprile 2009 | maggio 2009 | giugno 2009 | luglio 2009 | agosto 2009 | settembre 2009 | ottobre 2009 | novembre 2009 | dicembre 2009 | gennaio 2010 | febbraio 2010 | marzo 2010 | aprile 2010 | maggio 2010 | giugno 2010 | luglio 2010 | agosto 2010 | settembre 2010 | ottobre 2010
__________________________________________________________________________________

fuorimercato2011@gmail.com