21 luglio 2006

IL RICATTO DEI PANETTIERI


Premesso (voglio ribadirlo) che in questa vicenda delle liberalizzazioni mi hanno deluso un po' tutti (il centrosinistra che prima inizia una giusta battaglia e poi davanti alle proteste delle varie categorie subito fa marcia indietro e il centrodestra che brucia definitivamente la bandiera liberale per impugnare quella corporativista), adesso dopo "taxi selvaggio" e dopo lo sciopero dei farmacisti ci sono i panettieri milanesi che minacciano di bloccare le autostrade. Le lobby hanno capito che il governo su questo fronte non riesce a tenere la linea dura (come bisognerebbe invece fare) e allora a ruota cercano di fare casino per difendere i loro privilegi. Nel caso dei panettieri si parla ad esempio del sistema della distanza minima tra un esercente e l'altro. Il risultato è da sempre che i panettieri si "spartiscono" i bacini di mercato. Abbattere questo sistema vorrebbe dire che in una via ci possono essere molti panettieri. Libero mercato appunto, che andrebbe a vantaggio dei consumatori, dei cittadini. E' così una violenza contro la categoria chiedere che un panettiere venda bene perchè fa il pane davvero buono (e dunque batte la sua concorrenza) e non perchè magari è l'unico in zona? Come già detto, la verità è che parliamo di regole minime di minimo libero mercato. In ogni caso, davanti alla minaccia da parte dei panettieri di bloccare le strade, sono perfettamente d'accordo con l'Imprenditore quando dice: "Non possiamo essere schiavi di qualunque persona decida di far valere i propri personali interessi calpestando i diritti degli altri!". Parole sacrosante. Ecco una mia proposta nel caso i panettieri decidessero davvero di attuare questa forma di protesta violenta e illegale. La scrivo qui sperando che magari tra i lettori di questo blog ci possa essere qualche rappresentante di qualche associazione di consumatori, che autorizzo nel caso a far sua quest'idea. Eccola: se i panettieri bloccano le strade, i consumatori possono fare lo "sciopero del pane", ovvero per una settimana non si compra più pane in panetteria ma lo si compra solo in supermarket e minimarket. Qualche associazione di consumatori potrebbe appunto nel caso provvedere a lanciare l'iniziativa pubblicamente.

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