TRA IL DIRE E IL FARE...
Tra quello che si dice prima delle elezioni e quello che nei fatti si fa dopo, avendole vinte e quindi essendo al governo, ci può essere una bella differenza. Nel caso del centrosinistra mi sembra proprio che la differenza cominci a farsi abissale, e questo nonostante un programma lungo come un elenco del telefono che avrebbe dovuto mettere tutto in chiaro prima. Vediamo qualche esempio. In politica estera ci doveva essere una rottura rispetto alla linea filoamericana di Berlusconi. Ci doveva essere un ritiro in tempi rapidi delle truppe. E invece in Iraq l'esercito ci sta ancora, la missione in Afghanistan è stata rifinanziata e D'Alema va d'amore e d'accordo con la Rice. Ci doveva essere una riduzione dei costi della politica. e invece il nuovo governo tra ministri e sottosegretari ha raggiunto il record storico di oltre cento componenti. Ci doveva essere la concertazione su tutto. E invece alle categorie le liberalizzazioni sono arrivate a sorpresa. Ci doveva essere massimo rigore contro i reati finanziari. E invece sono finiti nell'indulto-colpo di spugna pure quelli. Ci doveva essere il massimo rispetto del dialogo parlamentare. E invece vanno avanti col voto di fiducia. Non ci doveva essere occupazione di tutte le cariche lasciando così all'opposizione ruoli di garanzia. e invece si sono presi tutto. Insomma, tra il dire e il fare c'è di mezzo davvero il mare...
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