La fine degli autolesionisti
Nel post di questa mattina sul caso Deaglio ho scritto tra le altre cose questa: "Basta leggere un po' come funziona la macchina elettorale (si basa ancora sostanzialmente sulla raccolta dei verbali cartacei e non sul dato elaborato elettronicamente...) per capire che Deaglio nella sua denuncia di super brogli ha preso un enorme granchio". E non e' ovviamente che lo dicevo solo io. Lo hanno detto tutti quelli che si sono presi la briga di andare a rileggersi come funziona la macchina elettorale. E poi c'era il buon senso: il centrodestra da mesi chiede il riconteggio delle schede elettorali, richiesta che ovviamente non farebbe se avesse barato! Insomma, era evidente che questa storia della grande truffa elettronica non stava in piedi. Ma, come dicevo, certa sinistra (fortunatamente non tutta!) e' talmente ottenebrata dall'odio per l'avversario da diventare autolesionista. E, cosi', ecco come va a finire (giustamente) questa storia: Deaglio e' indagato dalla procura di Roma per diffusione di notizie false. E cosa dicono i magistrati? Riprendo dal Corriere: "La tesi da lui sostenuta per parlare di eventuali brogli non regge perchè la proclamazione degli eletti in caso di elezioni viene proclamata dalla Cassazione solo attraverso materiale cartaceo, e non attraverso sistemi informatici".
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