Osteria Italia
Il caso Telecom Italia ormai tiene banco. E, come (purtroppo) sempre in questi casi, scatta la corsa dei politici e degli opinionisti dei giornali a dire la propria idea in merito e, soprattutto, a dare la propria ricetta. Gente che in larga maggioranza conosce poco o niente davvero del settore delle telecomunicazioni ottiene il suo spazio sui media per farci sapere come la pensa e, appunto, spesso non ce ne frega niente di sapere come la pensa uno la cui esperienza nel mercato delle telecomunicazioni si limita al fatto di usare un cellulare. Gente che ieri si scaldava sul caso Cogne e domani magari si dedicherà al buco dell'ozono o al traffico delle prostitute nigeriane, oggi pontifica su Telecom Italia. Tutti "maestri". Un po' come succede da sempre nel classico "bar dello sport" dove tutti sono ct mancati della nazionale di calcio e in un minuto ti sfornano la "formazione vincente". Un po' come da sempre succede nelle vecchie osterie dove tra una briscola e un bicchiere di rosso ci si infervora sull'argomento del giorno. Ecco, il livello medio di "serietà d'approccio" tra i politici e gli "opinionisti" del sistema Italia mi sembra paragonabile proprio a tutto questo. Benvenuti nell'allegra "Osteria Italia", dove tutto si improvvisa. C'è solo una differenza: al bar dello sport è "hobby" (e la "ricetta" dunque te la ascolti gratis), nell'altro caso, quello di molti politici e opinionisti appunto, le "minchiate" sparate li' a casaccio, giusto per avere qualche riga in prima pagina o una comparsata in qualche salotto tv, rientrano in retribuzioni mensili faraoniche. Si', lo ammetto, con questo post scivolo un po' nel qualunquismo, però, per una volta, mi piacerebbe veder parlare sul caso del giorno, quello Telecom, solo chi ha effettivamente un minimo di conoscenza del mercato tlc, non i soliti "tuttologi". Ovviamente così, ahimè, non è e non sarà.
pubblicato da Steve Trader
blog links: leggi anche il Volpino
0 Commenti:
Posta un commento
Iscriviti a Commenti sul post [Atom]
<< Home page