28 febbraio 2007

La contrary opinion e il contributo dei blog finanziari

Dunque, alla fine una violenta zampata dell'Orso è arrivata sulle Borse, con ribassone innescato in quel di Shanghai. A questo proposito voglio fare qualche considerazione, in ordine sparso.
(1) Davvero c'è poco da meravigliarsi, quanto tempo è che ci si aspettava uno storno? Un sacco. Ce lo aspettavamo prima e non è arrivato. Ora è arrivato "con gli interessi". Quindi davvero se si ha un minimo a che fare con i mercati questo ribasso non può stupire. Va considerato assolutamente fisiologico dopo tanto Toro.
(2) La primavera si avvicina e statisticamente proprio la primavera non ha mai rappresentato un periodo favorevole per la Borsa.
(3) Recentemente si era cominciato a vedere su giornali popolari titoloni celebrativi del Toro (cliccando qui giusto un esempio, che ho visto ripreso qualche giorno fa dall'amico Buddy) e questo, stando almeno alla teoria della "contrary opinion" (di cui ho parlato spesso su questo blog, essendone da sempre abbastanza un fan...), tende a costituire sempre de facto un segnale che forse qualcosa già sta scricchiolando e che il mercato viaggia su picchi.
(4) Rimandendo in tema di articoli, questa mattina sono subito andato a rivedere quello recente di Economy sui più autorevoli blog finanziari italiani (cliccando qui potete rileggerlo sul sito di Panorama). Ebbene, facendo un po' la media delle opinioni prevalenti tra noi financial bloggers, guardate come ha chiuso qualche settimana fa proprio questo servizio Roberta Caffaratti, ovvero la giornalista che lo ha ben realizzato: "(...) Per i blogger febbraio potrebbe essere decisivo: aspettano una correzione che, come si dice in gergo, ripulisca il listino ridando il giusto valore ai titoli. E aspettando parlano, parlano, parlano...". E sì, proprio così si chiude il pezzo. Questo conferma appunto che il ribasso di questi giorni non può essere considerato un evento sorprendente e soprattutto - lasciatemelo dire ;-) - che il circuito dei blog finanziari italiani nel suo insieme (questo è l'elemento importante: la lettura incrociata di blog che si confrontano tra loro...) tende a dare un contributo valido e utile! Dal nostro ventaglio di opinioni può emergere un "sentiment" di mercato che per i lettori può essere un elemento importante su cui riflettere. Un elemento di riflessione come tanti altri che ognuno prende in considerazione per poi ovviamente valutare e decidere con la propria testa. In questo davvero viene fuori il nostro contributo.

pubblicato da Steve Trader
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Copyright

Ora Prodi si inventa la riduzione dell'Ici! Però questa l'avevamo già sentita ;-) E' proprio alla frutta, povero professore, costretto a fare il remake delle promesse berlusconiane. Già che c'è, potrebbe promettere un bel milione di posti di lavoro ;-)

pubblicato da Steve Trader
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27 febbraio 2007

Luxury airlines

Caspita! Chi non vorrebbe viaggiare su una compagnia così? Potrebbe essere una idea per rilanciare l'Alitalia ;-)


pubblicato da Steve Trader
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A volte la dietrologia... /3

L'amica Rossella I, sempre decisamente sul pezzo ;-), mi scrive: "(...) Lo conferma anche un ex fidato di (...) che dalla Juve è scappato pochi mesi prima della congiura...".

pubblicato da Steve Trader
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26 febbraio 2007

A volte la dietrologia... /2

Vedo ora che anche l'Imprenditore già sabato se ne era ricordato. Caspita, sono davvero impressionato! Devo stare attento ;-) perchè qui ci si ricorda cosa ho scritto anni fa ;-)

pubblicato da Steve Trader
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A volte la dietrologia...

Già, a volte con la "dietrologia" si finisce fuori pista, ma a volte ci si prende. Ieri sera l'amico R.G. (che saluto!) mi ha mandato questo sms: "Leggo del trappolone a Lapo e mi ricordo delle tue parole...". Il riferimento è ovviamente all'intervista in cui Lapo Elkann, ricordando il suo pubblico "scivolone" del 2005 su coca e viados ha parlato di un possibile tranello tesogli da Moggi (che peraltro ha prontamente smentito). Devo ammettere che è motivo di grande soddisfazione vedere che gli amici si ricordano quello che è stato scritto su questo blog proprio allora. Sono andato a ripescarlo nell'archivio, sempre disponibile nel menù verticale qui a fianco (cliccando qui potete anche voi - se non vi fidate ;-) - andare direttamente al post a cui si fa riferimento, del 15 novembre 2005) ed ecco cosa avevo scritto nel post titolato "Sotto il Lingotto...": "Si', io ne sono sempre piu' convinto: a Torino è in corso una faida, una guerra sotterranea, una di quelle che non si vedono. E pure la vicenda Lapo secondo me si spiega cosi'. Qualcuno ha cercato l'"anello debole" di una certa parte, lo ha trovato facilmente conoscendo i vizietti del giovane Elkann e lo ha colpito (preparandogli un bel trappolone) a scopo diciamo così "dimostrativo". Un "messaggio" per chi? Beh, se fosse così, il messaggio sarebbe per chi oggi impugna il volante... Per carità, sono pure e semplici sensazioni e assolutamente nulla di piu'. Qualcuno dunque penserà: solita dietrologia forzata all'italica maniera. Giusto. Eppure, questa idea della faida continua a frullarmi in testa. Non riesco proprio a farla andare via. E sempre più "segnali" anzi non fanno che rafforzarla...". Questo scrivevo (io che, come sapete, non ho mai avuto grande simpatia o stima per Lapo, che infatti prima dello "scivolone" se vi ricordate ho sempre molto criticato). Oggi ovviamente quella mia convinzione di allora non può che uscire rafforzata. A Lapo è stato teso un bel trappolone. E lo ha fatto gente che sapeva di certi suoi vizietti, e li ha sfruttati. Proviamo a questo punto ad aggiungere un tassello? Calciopoli potrebbe essere nata proprio come reazione a quell'attacco. Questo potrebbe significare che a Torino forse qualcuno è arrivato a sacrificare persino la "sua" vecchia signora pur di vendicarsi...

pubblicato da Steve Trader
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23 febbraio 2007

Logo di Stato /2

Sempre sul tema del portalone turistico di Stato Italia.it varato in pompa magna da Rutelli (prima ho parlato del logo...), segnalo il relativo post sul blog dell'Imprenditore.

pubblicato da Steve Trader
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Tafazzismo acuto


Prodi-bis? Beh, davvero mi sembra si stia entrando nella patologia clinica, con un caso lampante di tafazzismo acuto ;-) E, a proposito di tendenze autolesionistiche e masochiste, non ci hanno pensato che buttando fuori il senatore "dissidente" da Rifondazione Comunista (segno peraltro di quale concetto abbiano della democrazia interna ad un partito questi che si professano democratici...), essendo attualmente proprio in Senato 157 a 157 con il centrodestra (fuori ovviamente i senatori a vita) rischiano di finire definitivamente sotto (perchè un espulso ovviamente potrebbe non aver più troppa voglia di aiutarli)? E già, 157 a 157, se potenzialmente ne togli uno si va a 156 a 157. Non è difficile, no? Matematica da terza elementare. Forse più che la bottigliona di plastica di Tafazzi dovrebbero cominciare ad impugnare un bel pallottoliere, visto che anche l'altro giorno avevano fatto male i loro conti ;-)

pubblicato da Steve Trader
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Logo di Stato


Più o meno mentre il governo cadeva (che tempismo!), il ministro Rutelli varava il nuovo portale internet di Stato Italia.it, quello che dovrebbe fare da gran vetrina per le attività turistiche del Belpaese. Forte evidenza mediatica è stata data al relativo logo. Proprio in questo senso segnalo che, giustamente, Designerblog fa notare che "il tricolore di questo logo è invertito. La bandiera italiana ha il verde a sinistra, il bianco al centro, il rosso a destra". Sacrosanto pure il relativo commento: "Considerando che nel 2007 vedo ancora gente che attacca gli adesivi del tricolore al contrario mi sembra veramente scandaloso che lo stesso logo nazionale sia invertito". A proposito, pare che questo logo sia costato intorno ai 100mila euro.

pubblicato da Steve Trader
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22 febbraio 2007

Blog-investimenti

Dada, azienda partecipata da Rcs che l'anno scorso aveva rilevato Tipic, società proprietaria della piattaforma blog Splinder, adesso entra anche in E-Box, srl che controlla il blog network Blogo. Dada rileva il 30% per 720mila euro, con un accordo che prevede la possibilità di acquisire l'intero capitale nel giro di due anni.

pubblicato da Steve Trader
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Mortadella ribaltata


Che bella sensazione svegliarsi in un Paese finalmente sprodizzato! E' caduto il governo dell'indulto-colpo di spugna, della vampiresca Finanziaria tutta tasse, delle liberalizzazioni così stitiche e pavide che alla fine non valgono niente, della incomprensibile e contraddittoria politica estera, dei para-pacs sotterfugio per arrivare ai matrimoni gay. E' caduto il governo delle bugie (Prodi aveva giurato in campagna elettorale che non avrebbe messo nuove tasse e poi abbiamo visto invece cosa è successo) e delle ipocrisie (solo quattro giorni prima si manifesta a Vicenza contro la base Usa e contro il proprio stesso governo e poi ci si meraviglia se qualcuno, secondo una propria innegabile coerenza, vota contro la mozione di politica estera). Prodi è durato meno di un anno, ma è sembrato un secolo! Aggiungo solo tre considerazioni in ordine sparso. Onore a D'Alema che ha avuto il coraggio di chiedere chiarezza, che si era giustamente stufato dei bizantinismi e dell'opportunismo di certi suoi alleati. Vergognoso il tentativo di linciaggio politico dei senatori Turigliatto e Rossi, vergognoso perchè viene soprattutto da una sinistra radicale che appunto prima va a Vicenza e poi pretende che si voti sostanzialmente su una linea opposta. Ultima considerazione: speriamo ora di non dover assistere a indecenti tentativi di sopravvivenza in stile tarda prima repubblica, con magari un Prodi bis stampellato da neo-ribaltonisti. Comunque, anche se così succedesse, sarà solo un breve prolungamento di una pietosa agonia. E nel caso servirebbe a far sì che molti capiscano con chi abbiamo a che fare...

pubblicato da Steve Trader
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21 febbraio 2007

Alla prova dei numeri...


Sono stato tra quelli che l'anno scorso hanno subito ritenuto che l'endorsement di Mieli a favore del centrosinistra in piena campagna elettorale avrebbe fatto perdere molti lettori al Corriere (lo scrissi su questo blog). Poi, se vi ricordate, vi parlai dei dati, non ancora con tutti i crismi dell'ufficialità, che sembravano proprio accreditare l'idea di un trend al ribasso per il giornale di via Solferino, con contestuale recupero di Repubblica. Al Corriere avevano negato difficoltà sul fronte vendite dopo l'endorsement. Proprio oggi c'è un articolo su questo tema su Mf, a pagina 23, che vi consiglio di leggere. Eccone alcuni passaggi: "I dati Audipress 2006 confermano le difficoltà del Corriere della sera (-4,5% in nove mesi) Repubblica aumenta il distacco. (...) Sono sempre di meno gli italiani che leggono il Corriere della sera. Così il gap con il rivale storico La Repubblica aumenta. (...) Perchè il quotidiano diretto da Paolo Mieli viene letto da 2,577 milioni di persone rispetto ai 3,015 milioni di fedelissimi della testata guidata da Ezio Mauro (...)". Leggetevelo l'articolo su Mf, è davvero molto interessante. Alla fine le chiacchere valgono zero, contano i numeri...

pubblicato da Steve Trader
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Mercedes 2.0

Il settore delle quattro ruote sembra effettivamente essere tra quelli (meritevolmente) più interessati al cosiddetto Web 2.0, ovvero la nuova frontiera "partecipativa" del web (quella di blog, social networks, video online etc etc). La Fiat per lanciare la nuova Bravo ha aperto pure un blog. E ora il marchio Mercedes ha deciso di aprire un suo store su Second Life (come già fatto da altre case, esempio Nissan) e ci ha collegato pure un blog ad hoc. Il 2.0 avanza, chi resta indietro (soprattutto in termini "culturali", di adeguamento della propria filosofia di marketing e di relazione con i clienti) prima o poi pagherà lo scotto...

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19 febbraio 2007

Comprar casa a Milano


Vi segnalo un nuovo progetto immobiliare nell'area di Milano. E lo faccio, molto volentieri, perchè è di un mio carissimo amico. Si tratta di una nuova palazzina che si chiamerà "Residenza Il Giardino" e che sorgerà nella zona di Affori. Per la precisione in via Terracina, di fronte alla stazione del passante ferroviario e a dove nel 2008 sarà aperta una nuova fermata della linea gialla della metropolitana. La costruzione sarà realizzata con finiture di pregio e con soluzioni tecnologiche per il risparmio energetico. In vendita ci sono appartamenti di vari tagli, con possibilità di avere anche ampi terrazzi e box auto. La consegna delle unità abitative è prevista per la primavera del 2008. Chi fosse interessato alla cosa può consultare la seguente pagina internet: www.mies.it/affori_sch.html. Dove ci sono tutte le ulteriori informazioni di dettaglio (piantine, immagini, simulazioni tridimensionali, prezzi) e tutti i riferimenti per eventualmente fissare un incontro.

pubblicato da Steve Trader
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Buddy star ;-)

Paradosso leonino /2

16 febbraio 2007

Paradosso leonino


Nel safari del Risiko bancario e finanziario del Belpaese la preda più ambita è sicuramente rappresentata dalle Generali. Un po' come il leone bianco di certi vecchi film, quello triestino è l'oggetto del desiderio di tanti grandi cacciatori. E questo ormai da anni. Dunque, Generali è, teoricamente, la super preda. Già, teoricamente, perchè poi, nella pratica, pensare di dare l'assalto allo storico fortino diventa quasi una missione impossibile. Bisogna passare da Mediobanca (e forse più a valle da Unicredit e Capitalia...) e c'è volutamente un groviglio di interessi e poteri da far paura. Una sorta di paradosso, appunto. Che porta periodicamente Generali a vibrare in Borsa sull'onda di una speculazione con una componente molto "nervosa", proprio perchè il paradosso è ben noto. Comunque, proprio speculativamente il Leone è probabilmente una sorta di "future": prima o poi qualcuno riuscirà pur nella grande impresa. Però, forse più poi che prima. E allora? Cogliere gli attimi buoni, "farci un giro" e passare all'incasso: questa sembra la miglior strategia per i traders. Quella del "saliscendi"...

pubblicato da Steve Trader
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15 febbraio 2007

Se il coraggio scarseggia


Bersani che vuole le grandi liberalizzazioni ma si ferma a tassinari e farmacisti, senza il coraggio di andare davvero a toccare i grandi centri di interesse e ad abolire le corporazioni. Di Pietro che non vuole l'indulto ma che per questo non ha il coraggio di andare fino in fondo mandando in crisi la maggioranza da lui appoggiata. La sinistra radicale che critica il proprio governo per aver dato il via libera all'allargamento della base americana Dal Molin ma che non ha il coraggio di togliere la fiducia per questa causa, arrivando così al bizantino paradosso di continuare ad appoggiare l'esecutivo a Roma andando però a manifestare contro in quel di Vicenza (non si sentono vagamente presi per il c... tutti i super pacifisti che negli anni scorsi hanno sventolato bandieroni arcobaleno e slogan da duri e puri insieme a questi signori?). La annunciata grande rivoluzione dei Pacs che alla fine, sempre per la solita carenza di coraggio, si concretizza in quel confusionario straccio di simil-Pacs che sono i Dico (stesso nome già usato da una catena di negozi discount, coincidenza molto significativa...). Prodi che nella bagarre scoppiata con Tronchetti scarica tutto sull'amico Rovati (lui non ne sapeva niente...). Tutto questo fino alla Melandri che in Kenya va a far baldoria a capodanno nel villone di Briatore ma poi non ha il coraggio di ammetterlo (che gran male poi ci sarebbe in questo davvero non si capisce). Insomma, se il coraggio scarseggia, alla fine i risultati sono modesti e l'immagine affonda...

pubblicato da Steve Trader
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14 febbraio 2007

Video directory


Lo avete visto. Come ormai tantissimi blogger, pure io ho preso l'abitudine di pubblicare spesso su questo sito video online trovati su YouTube. Ma i post passano e vanno, mentre alcuni filmati forse sarebbe interessante poterli tenere sempre sotto mano, facilmente recuperabili. Per questo ho deciso di aprire un mio channel sulla piattaforma di YouTube, come archivio del meglio dei filmati su temi economici e finanziari già passati anche su Fuorimercato. E già da ieri, come forse avete notato, ho inserito il link fisso a questa mia video directory nel menù verticale qui a fianco (è in alto, in testa alla colonna del menù, dopo indirizzo mail, riferimento Feedburner e traduzione automatica Babelfish).

pubblicato da Steve Trader
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Cripto-rumor di San Valentino

Alla pubblicamente bizzosa gran dama il famoso uomo a cavallo avrebbe deciso di donare una nuova costosa magione sul ramo di manzoniana memoria. E incaricato di trovar il giusto luogo sarebbe stato un destrorso gentile con nel nome una lombarda contrada di virgiliana memoria.

pubblicato da Steve Trader
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L'antidoto

Quella di San Valentino l'ho sempre considerata una ricorrenza da bassa cartoleria. E, allora, come antidoto al trito e ritrito pacchiano rito eccovi il grande Leone:


pubblicato da Steve Trader
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13 febbraio 2007

Segno dei tempi


Per cercare di sostenere le vendite l'inglesissimo Times offre un corso per imparare a parlare il cinese mandarino...

pubblicato da Steve Trader
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Goldmancracy

Ancora sulla Goldman Sachs. Ebbene sì, ci ho messo un po' il "mirino" sopra ;-)


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British finblogging

Si chiama Evanomics (cliccare qui) il nuovo financial blog aperto da Evan Davis, responsabile economico della britannica Bbc.

pubblicato da Steve Trader
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12 febbraio 2007

La carne al fuoco

Nuova infornata di rumors sul Credem. Ormai, dalla scomparsa dello storico patron Achille Maramotti, è un tormentone che periodicamente ritorna. Ma prontamente, anche questa volta, arriva la smentita. Appuntamento alla prossima puntata del tormentone. Sono girati rumors su un possibile appetito olandese di Profumo, ma Spinelli di Antonveneta dice che secondo lui non c'è proprio niente. Rumors archiviati. Tronchetti tratta con Telefonica de Espana e in questo caso dopo anni di rumors in questo senso ora c'è una certezza, trattano davvero. Ma, come per i piani dello scorso autunno (progetto media company e dintorni...), anche questa mossa va sostanzialmente in direzione opposta rispetto alla "linea Rovati". Da vedere quindi se qualcuno (...) cercherà di mettere i bastoni tra le ruote. Questi i temi. Non c'è che dire, la settimana è ripartita con tanta carne al fuoco davvero. Qualcosa continuerà a cuocere, altro evidentemente si è già bruciato.

pubblicato da Steve Trader
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Google power



pubblicato da Steve Trader
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09 febbraio 2007

Borsa, sole e pannocchie


Dunque, si è tornati (per l'ennesima volta...) a parlare del progetto di quotazione in Borsa del Sole24Ore (attualmente controllato al 100% da Confindustria). In questo senso personalmente ero e resto scettico. Già un anno fa questo scrivevo: "(...) trovo che lo status di house organ di Confindustria (perchè questo è da sempre il Sole e questo continuerebbe ad essere anche dopo l'eventuale sbarco a Piazza Affari) nel caso striderebbe con quello di società quotata (...)". Resto sostanzialmente di questa idea. E segnalo che l'amico Roby - che sul suo blog Zener fa un grandissimo lavoro di analisi dei bilanci -ha già passato ai raggi X pure quello del Sole. Da non perdere. Aspettando la Borsa, ecco comunque cosa produce la strategia online del gruppo editoriale di Confindustria: www.cereali24.it. Con tanto di marchio 24Ore con pannocchia stilizzata...

pubblicato da Steve Trader
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Wikipedia a rischio?

Ma davvero Wikipedia, la ormai famosissima enciclopedia online libera, rischia di saltare? Leggete qui. Abile strategia di marketing per attrarre investitori o davvero problemi di cassa?

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08 febbraio 2007

The Italian Job

Il video del blitz americano che liberò Stefio, Agliana e Cupertino ostaggi dei terroristi in Iraq:


pubblicato da Steve Trader
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Blog finanziari
su "Economy" /2


Come vi avevo subito segnalato, la scorsa settimana sul settimanale Economy è uscito un bel servizio sui blog economici italiani, che ha parlato anche di questo blog, di Fuorimercato. Segnalo a chi non lo ha letto su carta ed eventualmente è interessato a leggerlo online che ora il pezzo in questione è stato pubblicato su Internet, sul sito di Panorama: CLICCARE QUI PER CONSULTARLO. Colgo l'occasione naturalmente per salutare e ringraziare Roberta Caffaratti, l'autrice del servizio in questione.

pubblicato da Steve Trader
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Ancora su Catania

Dopo i tragici fatti di Catania ho pubblicato un video preso da YouTube in un post che ho titolato "Italia o Iraq?". Ora l'amico Luca mi chiede di segnalare anche un altro video, con un diverso approccio al problema. Ovviamente lo faccio volentieri. Come stradetto in più occasioni qui mi piace se possibile ospitare idee diverse anche contrastanti. Il filmato segnalato da Luca è sul sito delle Iene - è un loro servizio - e tecnicamente non è consentita la ripubblicazione online tramite un codice di tipo embed, come avviene con YouTube per intenderci. Dunque, vi metto qui di seguito il link e vi invito a cliccarlo. Eccolo: Servizio delle Iene sul calcio. Aggiungo solo una considerazione, giusto per chiarire come la penso. Sono convinto che non si può fare di tutta l'erba un fascio, che gli ultras non sono tutti dei violenti e che anzi chi delinque è probabilmente una minoranza, però, detto questo, le scene viste a Catania sembravano davvero quelle dei servizi da Baghdad, cosa non accettabile in un Paese occidentale e civile, così come non è assolutamente accettabile che ci siano dei morti per il pallone! Davanti a questo - mi spiace per i tifosi e gli ultras che non hanno colpe - ma bisogna fermarsi e stabilire norme più dure, proprio come fece l'Inghilterra con gli hooligans. Io sono tra quelli che la pensano così.

pubblicato da Steve Trader
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07 febbraio 2007

La rivoluzione è iniziata...

Internet, soprattutto in questa sua nuova dimensione di "Web 2.0" (blog, video online, rss, social...), cambierà profondamente (già ha iniziato a farlo...) le regole di relazione con i clienti/utenti in molti settori (io sono tra quelli super convinti di questo...). Certo, il settore dei media e della comunicazione è quello più toccato in prima battuta, ma poi pure i servizi e il largo consumo dovranno davvero fare i conti con questa rivoluzione. Che, ripeto, sarà soprattutto nel tipo di relazione con il proprio cliente, che diventa sempre più "attivo", "partecipe", e che dunque va "coltivato". Come sempre è successo nelle fasi di cambiamento, chi capisce il nuovo trend e si adegua velocemente sopravvive, anzi alla fine ci guadagna pure, chi invece è vittima della propria pigrizia mentale e della resistenza culturale all'innovazione prima o poi paga il conto. Ecco, in questo video che vi allego, secondo me tutto questo viene ben stigmatizzato. Guardandolo ho pensato a tutta questa industria nostrana (dai media, ai servizi fino ai prodotti, appunto) e al drammatico vecchiume che da noi impera. Non ne faccio banalmente una questione di età: ci sono giovani già "vecchi" e "vecchi" giovanissimi nel pensare. Parlo di un sistema largamente vecchio nel modo di pensare, anzi giurassico. Purtroppo in tantissime realtà nostrane c'è una classe dirigente tanto supponente quanto incapace di leggere davvero i mutamenti del mercato. Vigono troppo spesso solo le regole del servilismo e dei piccoli giochi di potere. E nei confronti del "nuovo" c'è spesso uno snobbismo "introverso" (si guarda solo dentro l'azienda e non fuori...) così terribilmente provinciale. Questo è un Paese in cui ancora oggi (!) ti puoi imbattere nel responsabile di progetto Internet di un grande gruppo che non usa internet e non ha nemmeno un indirizzo di posta elettronica (non è una battuta, visto con i miei occhi!). La rivoluzione è iniziata, prima o poi busserà alla porta di tutti. Questo è il bello del mercato! Guardatevi il video, ma, mi raccomando, guardatelo fino in fondo!


pubblicato da Steve Trader
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Il punto /2

Segnalo un nuovo intervento dell'amico Duca sul tema affrontato nella "catena" di post "Transparency" e "Il punto" (vedere sotto...). Detto che alla fine mi sembra che da punti diversi siamo arrivati ad una visione simile, quello che ci tengo a dire (lo ho già fatto molte altre volte in passato, e lo rifaccio ora) è che secondo me proprio il confronto online con post incrociati da un blog all'altro è la cosa migliore che tutti noi bloggers economici possiamo fare. Dunque, nel caso specifico ringrazio il Duca per i suoi giusti interventi e spero che sempre più davvero si prenda questa abitudine.

pubblicato da Steve Trader
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05 febbraio 2007

Italia o Iraq?



pubblicato da Steve Trader
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Il punto


Dunque, la settimana scorsa partendo da un ragionamento su mani pulite siamo finiti a parlare del rapporto tra la finanza americana e il sistema Italia. Siccome mi interessava chiudere un certo ragionamento e venerdì non ho più avuto tempo per il blog, lo faccio ora. L'amico Duca mi aveva domandato questo: "Chiedo a Steve, quante sono le multinazionali Usa che hanno comprato aziende italiane importanti?". Giusta considerazione. Ma il punto sta nel non guardare tanto gli investimenti industriali diretti, quanto quelli di natura appunto strettamente finanziaria. Mi spiego. Le aziende americane che hanno direttamente rilevato aziende italiane non sono molte. Ma in quante operazioni di acquisizione o tentata acquisizione dietro realtà nostrane o europee ci sono banche d'affari come Goldman Sachs o Jp Morgan? In tante. Il fatto è che il capitalismo italiano è da sempre e ora sempre più un capitalismo senza capitali e nell'era post-Cuccia i soldi arrivano sempre meno dal canale Mediobanca e sempre più appunto dalle banche d'affari internazionali. Qui sta il punto. Gli unici che hanno capitali ingenti in Italia sono tre: Berlusconi, De Benedetti e Ligresti. E pure loro a volte devono chiedere proprio a questi circuiti. Non c'è forse, ad esempio, Goldman a supportare De Benedetti nell'operazione Alitalia? Vedete, conta sì chi c'è in prima linea, ma conta soprattutto chi c'è dietro. Ecco così emergere, per chi non si ferma ad una lettura superficiale degli eventi economici, il potere di queste grosse banche (e guardate che non ci metto solo quelle americane, ce ne sono anche europee). E andiamo indietro ancora di un livello: queste banche sono de facto storicamente espressione di capitali familiari che tendono ad avere una visione oligarchica e "politico-intrusiva". Hanno le loro lobbies, i loro "club" (come il Bilderberg...) e le loro "operazione immagine" (come Transparency International...). Creano una rete di influenza forte. Non è dietrologia forzata questa visione, non è cedere a teorie complottiste (non credo mica agli Illuminati...), questo è altro: è semplicemente prendere atto che esistono vari livelli di potere e che i grandi capitali tramandati tendono fisiologicamente a creare proprie strutture e proprie consuetudini.

pubblicato da Steve Trader
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02 febbraio 2007

Transparency? /3

"Con qualcosa bisognerà pur rimpiazzare i governi e il potere privato mi sembra la realtà più adeguata per farlo": questo, più o meno, avrebbe detto una volta David Rockefeller, così almeno si dice (realtà o leggenda?). David Rockefeller fu tra i fondatori del gruppo Bilderberg (non ne sapete niente? beh, allora ecco un altro spunto per una ricerca, ragionata, su internet...). No, certo, non esistono i "gran complotti planetari" (lasciamoli alla fantapolitica romanzata per menti deboli...), ma esistono gli interessi forti, necessariamente "transnazionali" (i "club" di riferimento sono sempre gli stessi, così come le sigle di "certe" banche d'affari...), e esistono storiche oligarchie familiari, con le loro lobby (e - chiudiamo il circolo - con i loro club e le loro banche...)

pubblicato da Steve Trader
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Transparency? /2

A proposito del mio post su Mani Pulite e i possibili "condizionamenti" dall'estero, segnalo che l'amico Duca del blog Finanza e Politica mi invita ad essere meno dietrologico (è giusto e sacrosanto segnalare le critiche e i pareri contrari, mica solo approvazioni e consensi!). E' vero, non bisogna mai cedere troppo facilmente al fascino delle teorie complottiste. Anche io in linea generale tendo a non indulgere troppo in questo senso, insomma cerco sempre di andarci coi piedi di piombo. Però, in questo caso, nel tentativo di rilettura storica di Mani Pulite intendo, confermo che, secondo me (ed è solo ovviamente il mio personale parere), ci sono alcuni elementi che fanno pensare a possibili tentativi di condizionamento dall'estero. Si tratta, come dicevo, di diversi "spunti", che andrebbero approfonditi. E poi dire tentativi non vuol dire che siano andati tutti in porto. Comunque, giusto per parlare chiaro, io non credo sia stato un fenomeno al 100% interno al nostro Paese. Per carità, quasi tutto interno, ma con il tentativo, appunto, di "zampini" da oltre confine (lobby...). E non credo soprattutto che tutto sia stato spiegato. Nel post già scritto ho suggerito un esempio di punto di partenza per una ricerca che chiunque può fare su internet...

pubblicato da Steve Trader
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Volpiano, Torino

Volpiano, provincia di Torino. Dice qualcosa il nome di questo paese ai dipendenti dell'Alitalia? No, quasi sicuramente no. Però, proprio in quell'angolo di Piemonte oggi è ambientata una storia che, forse, a qualcuno di loro potrebbe interessare se non altro leggere. Dunque, andiamo a Volpiano. La giornata è "calda". No, non per la temperatura atmosferica. E' che questa mattina c'è già stato un blocco stradale. Operai che protestano. Sono in sciopero. Un corteo è partito dallo stabilimento dove lavorano. Quale? E' quello della Comital Saiag. Non vi dice ancora niente? Beh, i marchi Cuki e Domopak, quelli delle carte protettive per alimenti, li conoscete di sicuro. Ecco, Comital Saiag è l'azienda proprietaria dei brand Cuki e Domopak. Ma andiamo avanti nella nostra storia. Questi operai, sono circa trecento, hanno provato ad occupare una strada statale che passa lì vicino e pure un casello dell'autostrada Torino-Aosta. Poi, tutti nel centro di Volpiano, in municipio. Dove sono arrivati anche altri lavoratori dello stesso gruppo. E già, perchè la Comital ha stabilimenti anche in altre località. A Spinetta Marengo (nell'alessandrino), a Nembro (provincia di Bergamo) e a Latina. Tutti protestano. Per un piano di mobilità (con disdetta degli accordi sindacali) varato dalla nuova proprietà. Si parla di un centinaio di esuberi. Nello stabilimento di Volpiano settanta dipendenti su circa quattrocento. E, forse, è solo l'inizio. Ecco cosa succede a Volpiano. Vi domanderete a questo punto di questo lungo post perchè, come detto, i dipendenti Alitalia potrebbero essere più interessati di altri a leggere i fatti di Volpiano. Già, giusto. Perchè? Beh, perchè manca solo un tassello a questa storia. Il nome della nuova proprietà di questa Comital. Management & Capitali. Di Carlo De Benedetti.

pubblicato da Steve Trader
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01 febbraio 2007

"Rivelazioni"

Grande evidenza viene data oggi all'intervento della Corte dei Conti. Che sostanzialmente dice che in Italia c'è troppa corruzione e che il sistema pensionistico rischia di non reggere in futuro. Caspita, che "rivelazioni"! Se non ce le dicevano loro queste cose non ci saremmo mai arrivati da soli ;-)

pubblicato da Steve Trader
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Blog finanziari
su "Economy"


Vi segnalo che sul nuovo numero del settimanale Economy andato nelle edicole oggi c'è un interessante e approfondito articolo sui più noti blog finanziari italiani (è a pagina 68, firmato da Roberta Caffaratti). E si parla anche di Fuorimercato e Steve Trader ;-)
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