Tassi, il vento gira (piano)
A proposito di tassi questa la mail di un lettore che mi è arrivata in questi giorni: "Mi piacerebbe tanto leggere dei commenti sui tassi d'interesse Bce. Non è il caso di sforbiciarli ulteriormente seguendo l'esempio dell'America? Siamo sicuri che sono veramente appropriati? Non ci credo. Grazie per l'attenzione". Secondo me su questo tema due sono le considerazioni da fare. La prima: la Bce da sempre va "al traino" della Fed (gli americani tracciano la direzione della politica monetaria, la banca centrale del Vecchio Continente dopo un po' cerca di adeguarsi; da questo approccio "passivo" viene il naturale gap...). Seconda considerazione: dopo tanti tagli ora, seppur molto gradualmente e timidamente, si va in realtà verso un cambio di rotta. E' una sensazione molto diffusa sul mercato ormai da tempo. Lo stesso Bernanke proprio in questi giorni ha fatto sapere che la politica monetaria della Fed è destinata a restare ancora "molto accomodante" per favorire la ripresa, però si sta già considerando un futuro "leggero aumento del tasso di sconto".
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