24 marzo 2010

Il grande bluff

Nuova "pressione" sull'euro (che registra così il minimo storico sul franco svizzero). A pesare sulla moneta unica europea c'è sempre la questione greca. E parliamo proprio di Grecia per arrivare a parlare dell'euro. Ora, la situazione di Atene non è una "robetta" come tanti (non a caso...) vogliono far credere. E' un "buco" significativo e soprattutto rivela una grave e strutturale tendenza al taroccamento che solo gli ingenui possono pensare ci sia stato solo in uno dei Paesi dell'Unione (ricordiamo che il grave della crisi ellenica è rappresentato dal fatto che è venuto fuori che, con l'aiutino di Goldman Sachs, Atene per molto tempo ha camuffato i suoi reali dati anche nei confronti dei controlli comunitari). Per questo ora c'è la corsa a minimizzare: si cerca di far passare mediaticamente la teoria della "mela marcia" per non far troppo riflettere sul fatto che forse tutto il cesto abbonda di frutti poco sani. E non è interesse di nessuno far saltare Atene: non lo è evidentemente a Bruxelles, perchè appunto a catena si aprirebbe una questione sulle stesse fondamenta dell'euro, e non lo è neppure in America, dove l'euro alto finora ha fatto molto comodo. Per cui ecco che proprio in questi giorni, proprio a Bruxelles, si discute del piano di aiuti alla Grecia. Ci si metterà una bella pezza e amen. Una pezza che appunto serve a coprire il tarocco greco, ma soprattutto serve a coprire de facto il grande bluff chiamato euro. Sì, proprio così, grande bluff. Una moneta che già non ha alle spalle una vera realtà politica e sociale, ma che è solo "moneta da banchieri", moneta "tecnocratica", nasce e resta a mio avviso inesorabilmente debole. Se poi salta fuori che pure le sue fondamenta, ovvero in questo caso i dati macroeconomici dei Paesi membri dell'Unione, possono essere taroccati, beh allora che credibilità ci può essere? E' come quando si scoprono società che alterano i bilanci, la Borsa di certo le molla. La verità è che prima di fare la moneta europea forse bisognava fare l'Europa. Alla rovescia mi pare proprio che non funzioni. Funziona come bluff...

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1 Commenti:

Blogger Andrea F. ha detto...

Concordo pienamente, anche perchè dollaro a parte che è un titolo di debito, le monete dovrebbero rappresentare un valore reale basato sulle riserve aurifere o comunque su beni materiali tangibili.
Ora è chiaro che l'Euro rappresenta una quantità e non un valore in quanto non c'è omogeneità nel sottostante, un pò come se la moneta invece di rappresentare il valore dell'oro fosse legata ai chili indipendentemente di cosa.
Così non può funzionare e lo spazio per i soliti furbi, Italia in testa, è ampio.

Ciao

8:20 AM  

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